Architetto, iscritto all’Associazione Italiana di Illuminazione AIDI dal 1994, dal 1987 al 1993 è consulente per la progettazione della luce per il settore dei Beni Culturali e degli allestimenti museografici presso una società romana. Dal 1994, con Carolina De Camillis, svolge attività di progettazione illuminotecnica e impiantistica, orientata al campo del restauro e del Patrimonio storico. Vincitore della Medaglia D’argento del Premio Internazionale Restauro e Conservazione Fassa Bortolo 2011, ha ricevuto la Menzione del premio “Hassan Fathy” 2017. Dal 2010 è contitolare del Corso di Progettazione della Luce e aspetti impiantistici per i Beni Culturali presso la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio – La Sapienza di Roma.
Direttore della rivista LUCE. Fonda nel 2009 lo Studio Comunicazione & Immagine dove ha messo in campo tutte le sue esperienze professionali maturate in oltre dieci anni di attività svolte in realtà importanti nazionali e internazionali, pubbliche e private e per diversi settori e ambiti: dall’editoria ai servizi, dalle aziende alle istituzioni come Il Sole 24 ORE, la McGraw-hill, il Comune di Milano, l’ATM per offrire consulenze aziendali e istituzionali nel campo della comunicazione strategica, marketing, visual branding, comunicazione digitale, media relation e nella realizzazione di eventi esclusivi e progetti culturali. Dal 2012 è responsabile della comunicazione di AIDI, Associazione Italiana di illuminazione per la quale ha curato in particolare eventi culturali e pubblicazioni.
Professore associato di Disegno Industriale del Prodotto, presso l’Università IUAV di Venezia. Architetto, laureato con Vittorio Gregotti, si occupa del progetto a diverse scale. Del corso di Laurea in Disegno Industriale è stato direttore per tre anni, a.a. 2010-12, attualmente ricopre il ruolo di referente per il corso di Laurea in Disegno del prodotto e Multimedia. I “primi passi” nell’ambito del disegno industriale iniziano a Murano, nel mondo del vetro soffiato con la fornace Salviati. I sui progetti hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale. Molteplici le selezioni all’interno dell’ADI Index. Collaborazioni con Foscarini, Agape, Salviati, Olivetti, Falmec, Lavazza, Plust, Coin, Gruppo OVS, Electrolux, Casamania, Gruppo Danieli, Fila, Viabizzuno, Bosa, Saba. Masiero, Bross, Bonaldo, Lym, Moroso.
Laureata in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche (Università degli Studi di Padova), già Direttore della Federazione dei Comuni del Camposampierese dal 2017, ricopre dal dicembre 2022 il ruolo di Dirigente Amministrativo con funzioni di Vice Segretario e Coordinatore dell’Unione. Dal 2020 la Federazione diventa poi capofila dell’Ambito Territoriale Sociale VEN 15 gestendo le progettazioni in materia di welfare e sociale per 28 comuni e un bacino di circa 258.000 abitanti. Attraverso l’Intesa Programmatica d’Area, tavolo di concertazione territoriale pubblico-privato che vede tra i propri attori insieme alle categorie economiche anche il Consorzio Luce in Veneto, la dott.ssa Giacomelli con i Sindaci del Camposampierese ha intrapreso un percorso per strutturare un Ufficio di Progettazione Europea intercomunale ed ha predisposto un’ Agenda di Sviluppo Territoriale per intercettare le opportunità derivanti dai fondi strutturali europei e dal PNRR, finalizzati allo sviluppo del Territorio.
Architetto, lavora come progettista della luce fin dal 1984. Nel suo lavoro cerca di coniugare creatività e tecnologia. La sua principale specializzazione e le più prestigiose realizzazioni sono nel campo della illuminazione museale e di edifici storici e artistici. È membro AIDI, l’associazione di riferimento del settore, della quale è stato presidente della Sezione Toscana per due mandati. È inoltre fra i soci fondatori dell’APIL, la principale fra le associazioni italiane di professionisti del ramo, e ne è stato membro del Consiglio Direttivo il 2002 e il 2013. Dal 2016 fa parte del gruppo di lavoro in sede UNI per la stesura della nuova norma per l’illuminazione dei beni artistici. Principali realizzazioni recenti sono l’illuminazione del nuovo Museo Nazionale di Oslo, il Museo della Biblioteca Nazionale Richelieu a Parigi, il Museo del Duomo di Firenze.
Per aver saputo reinterpretare e reinventare con originalità la lampadina, un oggetto iconico dell’illuminazione, attraverso l’utilizzo di un materiale come il vetro che lo rende prezioso, versatile e funzionale. Un prodotto che possiamo considerare una sintesi tra tradizione e innovazione anche per l’utilizzo della stampa 3D, un materiale nuovo e sostenibile.
Colpisce l’originalità del ricreare su un semplice bulbo di lampadina i decori dei lampadari dello stile di Murano. È proprio un’”icona pop” che coniuga la tradizione artistica del vetro di Murano e le nuove tecnologie come la stampa 3D.
Per aver saputo bene interpretare il concetto di armonia delle forme grazie a un buon utilizzo della tecnologia. Un prodotto che denota un approccio di costruzione innovativo che riesce a coniugare molto bene design, know how illuminotecnico e utilizzo di nuove tecnologie.
Questa lampada, pur avendo una forma già vista, coniuga in sé design e tecnologia. Colpisce soprattutto il controllo da remoto con il sistema ELIV, che rende la lampada dimmerabile, nato dalla Rete di Imprese Luce in Veneto che rappresenta il nostro territorio.
Per aver saputo ben rispondere alle esigenze illuminotecniche e architettoniche di ambienti di design e storici che richiedono prodotti mini invasivi, flessibili, versatili e con una resa luminosa uniforme e puntuale al fine di valorizzare in modo ottimale architetture e dettagli di luoghi importanti.
Questo sistema flessibile di illuminazione consente di indirizzare la luce in modo da far risaltare la matericità delle pareti, delle colonne e altri dettagli architetturali senza risultare invasivo.
Partecipante alla categoria 05 – Special Prize: CULTURE LIGHTS
Per aver saputo rendere molto bene l’originale idea del progetto, corredare il testo con belle immagini che spiegano bene la costruzione e la resa del prodotto, valorizzando la tradizione artigianale veneta, sia nella narrazione e, soprattutto, nel video.
Le immagini sono un potente e importante elemento di comunicazione che hanno da sempre ricoperto grande attenzione all’interno della rivista LUCE, della quale Silvano Oldani è stato direttore per tanti anni.